Quello che invece è un po' confuso (almeno in Italia) sono i requisiti necessari per poterlo utilizzare e i principi di funzionamento.
Andiamo per ordine. Innanzitutto è bene ricordare che l'EPIRB è una dotazione di sicurezza obbligatoria per la navigazione senza limiti dalla costa (oltre le 50 miglia), secondo quanto previsto dal Codice della Nautica da Diporto. Esistono vari tipi di dispositivo, ma due sono quelli attualmente in uso per scopi marittimi:
Andiamo per ordine. Innanzitutto è bene ricordare che l'EPIRB è una dotazione di sicurezza obbligatoria per la navigazione senza limiti dalla costa (oltre le 50 miglia), secondo quanto previsto dal Codice della Nautica da Diporto. Esistono vari tipi di dispositivo, ma due sono quelli attualmente in uso per scopi marittimi:
- I Categoria: si attiva automaticamente, sganciandosi dal suo supporto quando viene immerso nell'acqua e raggiunge una profondità da 1 a 4 metri.
- II Categoria: si attiva manualmente, quindi deve essere mantenuto a bordo in una posizione facilmente raggiungibile in caso di emergenza.
Ambedue le categorie di dispositivo trasmettono un codice d'identificazione digitale sulla frequenza a 406 MHz oltre che un segnale analogico a bassa potenza sui 121.5 MHz (quest'ultimo funzionale al processo di calibrazione del segnale in modo da rendere più efficiente radiogonometrare la trasmissione e, quindi, agevolare la localizzazione della sorgente del segnale).
Una volta in funzione il segnale trasmesso dall'EPIRB viene ricevuto dalla rete satellitare COSPAS-SARSAT, inizialmente attivata da Canada, Francia, USA e Russia e poi estesa a molti altri paesi, inclusa l'Italia. La stazione terrestre italiana COSPAS-SARSAT si trova a Bari presso la Stazione Navale della Guardia Costiera e l'ente che la gestisce è la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia costiera.
La rete satellitare riceve il segnale di soccorso e lo rilancia alle stazioni terresti che elaborano il segnale estraendo le informazioni di localizzazione e allertano i centri per la ricerca e soccorso competenti per area geografica.
Una volta in funzione il segnale trasmesso dall'EPIRB viene ricevuto dalla rete satellitare COSPAS-SARSAT, inizialmente attivata da Canada, Francia, USA e Russia e poi estesa a molti altri paesi, inclusa l'Italia. La stazione terrestre italiana COSPAS-SARSAT si trova a Bari presso la Stazione Navale della Guardia Costiera e l'ente che la gestisce è la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia costiera.
La rete satellitare riceve il segnale di soccorso e lo rilancia alle stazioni terresti che elaborano il segnale estraendo le informazioni di localizzazione e allertano i centri per la ricerca e soccorso competenti per area geografica.

Il segnale emesso dall'EPIRB contiene un identificativo univoco digitale con le informazioni specifiche e caratteristiche esclusive della imbarcazione.
Al momento dell'acquisto l'EPIRB deve essere programmato con il codice M.M.S.I. (Maritime Mobile Service Identity) da richiedere a cura dell'armatore presso il Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni - Ispettorato Territoriale competente (qui trovate il modulo per la richiesta presso l'Ispettorato territoriale della Toscana). Il codice M.M.S.I è un numero di 9 cifre le cui prime tre sono identificative del paese (per esempio 247 per l'Italia).
Ed è qui che casca l'asino, poiché, almeno fino a pochi mesi fa, la richiesta del codice M.M.S.I. era subordinata al possesso dell'abilitazione GOC, ROC, LRC o SRC, anch'essa rilasciata dall'Ispettorato Territoriale delle Comunicazioni ma riservata agli operatori del settore, ufficiali di Marina o personale marittimo in genere. Adesso le cose sono cambiate e per ottenere il codice M.M.S.I. non è necessaria alcuna abilitazione particolare a patto che si dichiari che l'uso di tale codice è esclusivo per l'apparecchiatura EPIRB. In alternativa infatti il codice M.M.S.I. deve essere usato anche nei casi in cui si abbia a bordo una apparecchiatura radio VHF/DSC (Digital Selective Calling), cioè non un "normale" VHF ma un apparato radio che fa parte del sistema GMDSS (Global Marine Distress and Safety System) , sistema mondiale di soccorso e sicurezza marittimo per l’intero globo terrestre. E in questo caso non si sgarra: una stazione radio VHF/DSC deve essere utilizzata da un operatore con la specifica abilitazione (il certificato limitato di radiotelefonista non è sufficiente). Il motivo non è proprio futile: è opportuno che chi ha per le mani un apparato evoluto per la richiesta di soccorsi sia abbastanza competente ed equilibrato. Insomma non è proprio il caso di lanciare un segnale di soccorso così tanto per fare una prova ed è bene avere molto chiaro quali sono le procedure da seguire quando si ha davvero necessità di lanciare un Mayday.
Lo so, sembra un cane che si morde la coda, ma in ogni caso nella malaugurata circostanza di dover fare ricorso ad un apparato di sicurezza come l'EPIRB credo che nessuno si preoccuperebbe troppo della burocrazia, mi sbaglio ?
Al momento dell'acquisto l'EPIRB deve essere programmato con il codice M.M.S.I. (Maritime Mobile Service Identity) da richiedere a cura dell'armatore presso il Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni - Ispettorato Territoriale competente (qui trovate il modulo per la richiesta presso l'Ispettorato territoriale della Toscana). Il codice M.M.S.I è un numero di 9 cifre le cui prime tre sono identificative del paese (per esempio 247 per l'Italia).
Ed è qui che casca l'asino, poiché, almeno fino a pochi mesi fa, la richiesta del codice M.M.S.I. era subordinata al possesso dell'abilitazione GOC, ROC, LRC o SRC, anch'essa rilasciata dall'Ispettorato Territoriale delle Comunicazioni ma riservata agli operatori del settore, ufficiali di Marina o personale marittimo in genere. Adesso le cose sono cambiate e per ottenere il codice M.M.S.I. non è necessaria alcuna abilitazione particolare a patto che si dichiari che l'uso di tale codice è esclusivo per l'apparecchiatura EPIRB. In alternativa infatti il codice M.M.S.I. deve essere usato anche nei casi in cui si abbia a bordo una apparecchiatura radio VHF/DSC (Digital Selective Calling), cioè non un "normale" VHF ma un apparato radio che fa parte del sistema GMDSS (Global Marine Distress and Safety System) , sistema mondiale di soccorso e sicurezza marittimo per l’intero globo terrestre. E in questo caso non si sgarra: una stazione radio VHF/DSC deve essere utilizzata da un operatore con la specifica abilitazione (il certificato limitato di radiotelefonista non è sufficiente). Il motivo non è proprio futile: è opportuno che chi ha per le mani un apparato evoluto per la richiesta di soccorsi sia abbastanza competente ed equilibrato. Insomma non è proprio il caso di lanciare un segnale di soccorso così tanto per fare una prova ed è bene avere molto chiaro quali sono le procedure da seguire quando si ha davvero necessità di lanciare un Mayday.
Lo so, sembra un cane che si morde la coda, ma in ogni caso nella malaugurata circostanza di dover fare ricorso ad un apparato di sicurezza come l'EPIRB credo che nessuno si preoccuperebbe troppo della burocrazia, mi sbaglio ?

4 commenti:
imparato molto
necessita di verificare:)
Good brief and this fill someone in on helped me alot in my college assignement. Thank you on your information.
Good to know it was useful. Thanks for your comment
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