"la vela è una religione... hai suoi riti. se fa bello, fa bello. se c'è vento, c'è vento. e se non c'è vento, si aspetta, si sorveglia. hai fame, mangi. hai sete, bevi. ti prende sonno, dormi. è una scuola di pazienza." - Bernard Moitessier

28 maggio 2009

esempio di tramonto in barca a vela

questo non potevo non fotografarlo.
Una bella veduta da bordo dell'Issa, una delle tante...


27 maggio 2009

barca al decollo

"si può fare", come direbbe qualcuno.

Cosa ? ...Far decollare una barca.

Ci è riuscito questo "skipper", con 60 nodi di vento e onde di 10 metri.

Dove ? ...In Australia, ovvio !

...mi ricordo un amico australiano che qualche tempo fa mi disse: "voi in Italia quando ci sono 25/30 nodi indugiate ad uscire in mare, anzi, spesso, rimanete in porto. In Australia se abbiamo 25/30 nodi usciamo di corsa, è tempo ottimo per un po' di divertimento !"

Tutte le foto dell'impresa le trovate qui (www.sail-world.com)

Per la cronaca, lo "skipper" è riuscito a rientrare in porto poco dopo essere uscito...

Che dite, con un po' di randa a riva avrebbe guadagnato stabilità ??

12 maggio 2009

traffico navale in tempo reale (o quasi)

curioso questo progetto dell'Università dell'Egeo che ha la sua sede a Syra, un'isola dell'arcipelago greco delle Cicladi.
In sostanza un gruppo di ricercatori sta raccogliendo i dati di posizione del traffico navale mondiale per riportarli in tempo reale su Google Maps (o Google Earth) rendendoli consultabili da chiunque voglia vedere quali navi (alla fonda o in navigazione) si trovino in quel momento in qualunque area del globo. Il progetto si basa sull'Automatic Identification System (AIS) , un transponder che deve obbligatoriamente essere installato sulle navi di grossa stazza in grado di trasmettere posizione, rotta e velocità della nave, oltre ad altre informazioni specifiche come - ad esempio - nome della nave e tipo di trasporto.
Il progetto è "community-based" perché la raccolta dei dati di posizione avviene mediante una rete di stazioni riceventi indipendenti che volontariamente partecipano al progetto raccogliendo i dati dei transponder e instradandoli via web al server centrale. Sul sito del progetto (www. marinetraffic.com) ci sono tutti i dettagli di come funziona, per chi fosse interessato.
Ovviamente i dati disponibili coprono una parte del traffico marittimo; il progetto appare in fase di espansione e il gruppo di ricercatori che lo gestisce è alla ricerca di volontari che mettano su stazioni riceventi AIS ...pare che basti un PC e un ricevitore radio da 200/300 €.

Ecco qui sotto una finestra sul Mar Ligure e Tirreno Settentrionale:





5 maggio 2009

oops ! ...they did it again (varo col botto)

due in meno di un mese ! mica male.
stavolta è successo in Francia...
Qui le foto del collasso della gru (con la barca annessa...)